venerdì 22 gennaio 2016

Angeli: Edizione Straordinaria


Allenamento 20 gennaio 2016
ANGELI CONDIVISIONE


USCITA!
Facciamo uscire tutti dalla sala, per fare poi l'accoglienza

Decompressione....nonono! Tàcàm subèt!

Accoglienza
Ingresso con abbracci, mentre entrano noi treiners li abbracciamo uno ad uno (ogni treiners abbraccerà un claun, la cosa importante è che ogni claun riceva un abbraccio) e sussurriamo loro di mettersi in cerchio. Quando saranno entrati tutti li ringrazieremo per essere stati così disponibili da essersi presentati alla serata.

Domandone
Lavoro a gruppi: vengono creati 3 gruppi, ognuno dei quali dovrà rispondere alla domanda:
Quali sono i compiti di un angelo?
TEMPO A DISPOSIZIONE: 5 MINUTI
Dovranno rispondere per iscritto con 5 regole fondamentali, pratiche/misurabili (Esempio: mettersi il camice è misurabile, avere un abbigliamento adeguato può essere variabile da persona a persona)

IO Canzone
Ascoltiamo la canzone, occhi chiusi e cerchiamo di fare attenzione al testo; Niccolò Fabi “Io”

Foto ricordo
Foto proiettata per pochi secondi, poi in cerchio ognuno dice la prima cosa che ha visto
Non c'è niente di sbagliato, sono solo punti di vista diversi

Zattera autogestita con gruppo di osservatori
Zattera classica con comandi BIP, BOP, cambio di ritmo dicendo che comando è veloce o rallenty, , STOP, VIA, vari step, prima col conduttore, poi il gruppo si autogestisce con i comandi vocali, al termine il gruppo si autogestice senza l'uso di parole. Osservatori sempre passivi, fermi, devono solo osservare.

Gufi Gufi con gruppo di osservatori
Si cammina a zattera ad occhi chiusi, quando si incontra qualcuno rimanendo ad occhi chiusi si chiede: Gufi Gufi? se l'altro risponde Gufi Gufi si prosegue camminando, se l'altro non risponde ci si fermali , si rimane ad occhi chiusi e in silenzio. Solo a una persona il trainer dira' di non rispondere Gufi Gufi. Lo scopo del gioco e' formare un unico gruppo!
Osservatori sempre passivi, fermi, devono solo osservare.

Trenino cieco con osservatori
Dividiamo in gruppi da 7/8 claun disposti a treno. La locomotiva si trova in coda al trenino, guidandolo per la stanza facendo attenzione agli altri trenini. Tutti saranno attaccati tra di loro tenendo le mani sulle spalle del compagno davanti, la locomotiva dovrà dare i comandi per curvare con delle strette dolci sulle spalle del compagno davanti che passerà il comando avanti fino all'inizio del trenino. Lo stop con entrambe le mani.
Osservatori sempre passivi, fermi, devono solo osservare.


IO Canzone con testo
Ri ascoltiamo la canzone di Niccolò Fabi “Io”, stavolta proiettiamo il testo


Condivisione globale totale
Riprendiamo l'esercizio iniziale e torniamo a rispondere alla domanda:
Quali sono i compiti di un angelo?
Cerchiamo di creare tutti insieme un vademecum scritto da lasciare agli angeli, al termine dobbiamo ottenere poche regole (4?) pratiche che possano aiutarci e ricordarci cosa fare in servizio come angeli
Negli anni scorsi erano stati messi in evidenza:
Quello che va dal capo sala a chiedere quali stanze si possono fare e quali no (e va a prendere il registro al COM e al Cialdini)
Entra per primo nella stanza per evitare al claun nuovo di affrontare un rifiuto pesante
Esce per ultimo dalla stanza
Parla per ultimo in condivisione, non sottolinea gli errori che sono già stati riconosciuti, evidenzia le situazioni positive, parla delle difficoltà/criticità del servizio
Occhio di riguardo per le situazioni macroscopiche relative all'igiene e al vestito (gel all'uscita delle stanze, scarpe infangate, mini gonna ascellare, ecc...

Storia dell'esempio
(storia dell'esempio, del bambino con il diabete e di Gandhi)

Una signora, cerca in tutti i modi di spiegare al figlio, malato di diabete, che non può mangiare le cose con lo zucchero. Dopo vari tentativi e dopo aver chiesto aiuto a diversi medici senza nessun risultato, decide di rivolgersi al maestro Gandhi. Per fare questo però, deve affrontare un lungo viaggio. Dopo una settimana di viaggio, arriva finalmente da Gandhi e viene accolta.
"Mi dica signora, come posso aiutarla?"
"Mio figlio qui, è malato di diabete, ma non riesco a fargli capire che non deve mangiare le cose con lo zucchero."
Dopo averci pensato un po', Gandhi risponde: "Torni qui tra 2 settimane e intanto penserò al vostro problema."
La signora prova subito a spiegare che ha affrontato un lungo viaggio, ma Gandhi ribadisce: "Torni tra 2 settimane."
La signora, anche se un po' scocciata, accetta.
Dopo essersi fatta ospitare da un parente a poche ore di viaggio, passate le 2 settimane, torna da Gandhi.
"Non so se si ricorda, sono.."
"Certo che mi ricordo, suo figlio ha il diabete." Risponde Gandhi interrompendola.
"Esatto." Dice la Signora stupita. "Ha pensato al nostro problema?"
"Certo." Risponde Gandhi, poi si gira verso il figlio, lo guarda negli occhi e dice: "Non devi mangiare le cose con lo zucchero."
La signora un po' sbalordita interviene: "Mi scusi maestro, ma abbiamo già provato diverse volte a dirglielo e non funziona. E poi scusi, ma non poteva dirglielo 2 settimane fa invece di farci tornare?"
"Guardi, 2 settimane fa non potevo dire a suo figlio di non mangiare le cose con lo zucchero perché io le mangiavo. Ora, che da 2 settimane non mangio cose con lo zucchero, so che si può fare e posso dirlo anche a suo figlio."

Questa storia ci aiuta a ricordare che, volendo o non volendo, noi siamo d'esempio per gli altri, e l'esempio vale più di mille parole!

Niccolò Fabi - Io
Non sarà mica l'ego l'unico nemico vero di questo universo?
Non sarà certo questo piccolo pronome il centro di ogni discorso?

Io che mi sveglio la mattina presto, io
Io che lavoro sempre tutto il giorno, io
Io sono quello che è nei miei panni
Io sono quello che ogni volta paga i danni
Io solo soffro io solo sono stanco
Io solo cerco di calmare il tuo tormento
Io che mia madre non mi ha mai capito
Io che mio padre non l'ho mai stimato
Io

Non sarà mica l'ego l'unico nemico vero di questo universo?
Non sarà certo questo piccolo pronome il centro di ogni discorso?

Tu non capisci la mia situazione
Tu non rispetti la mia condizione
Tu non ti sforzi non mi incoraggi
Non accompagni mai nessuno dei miei viaggi
Io non mi sento mai gratificato
Io non mi sento mai realizzato
Io sono sempre pronto a perdonare
Io sono sempre pronto a rinunciare
Io

Non sarà mica l'ego l'unico nemico vero di questo universo?
Non sarà certo questo piccolo pronome il centro di ogni discorso?

No, non è un mestiere mio
assomigliare a Dio
per quanto bella sia l'idea
si, si chiama egomania
la nuova malattia
di questa società dell'io












GI-OCA leggere attentamente il foglietto illustrativo

Allenamento 13 gennaio 2016
GIOCHIAMO CON ATTENZIONE


 David Bowie – Rebel Rebel

Decompressione: le carte a sedere 
Ci si dispone in cerchio, ognuno con la propria sedia. Il trainer distribuisce ad ogni claun una carta da gioco. Ogni claun deve memorizzare il seme della propria carta (cuori, fiori, picche o quadri).Il trainer con il resto del mazzo comincerà a girare una carta alla volta dicendo ad alta voce il seme della carta girata. A questo punto chi ha la carta con il seme detto dal trainer si alza e si siede sul posto alla propria destra. Es. esce CUORI, tutti coloro che possiedono la carta con il seme cuori si alzano e si siedono alla propria destra. Se la sedia si libera si siedono sulla sedia se invece la sedia resta occupata da un claun che ha una carta con il seme diverso da cuori si siede sulle sue ginocchia, e così via. Un claun seduto può arrivare a sostenere sulle sue ginocchia anche tre o quattro persone . vince il claun che per primo riesce a ritornare sulla propria sedia. Chi ha qualcuno in braccio non si può alzare se viene chiamato il suo seme

Sigla Tremarella

Comunicazioni 
  • allenamento Angeli il 20 gennaio 2016
  • staff turni; febbraio da riempire
  • Giornalino Vip Italia distribuisce Anika
  • Corso Vip Italia votiamo il doodle entro il 20 gennaio
  • Missioni per tutte le info chiedere a Barney e a OKTVBCC
  • La missione Rwanda targata Modena si farà!!!!
  • Ricordiamoci di rinnovare la Tessera only 10 Euro
  • Corso base vhi vuole partecipare mailizzi Elifantina/Crumble/ Nala


 Claun del mese
Metodo classico con motivazione in rima

 Fazzoletti in cerchio 
In cerchio, ognuno ha un fazzoletto in mano. In base al comando del conduttore si deve lasciare davanti a se il fazzoletto (lanciandolo leggermente verso l'alto) e ci si sposta a destra o a sinistra di uno o due posti in base al comando
Comandi del conduttore:
  • HIP : spostarsi a destra di un posto
  • HOP : spostarsi a sinistra di un posto
  • HIP HIP : spostarsi a destra di due posti
  • HOP HOP : spostarsi a sinistra di due posti

Passing in cerchio 
In cerchio (due gruppi) si deve passare la pallina sempre alla stessa persona (e si riceverà poi il passaggio sempre dalla un'altra persona), finché tutti non hanno fatto un passaggio, poi si continua il giro di passaggi (sempre uguale).
Il passaggio si esegue muovendo il bracco dal basso verso l'alto, facendo eseguire alla pallina una parabola.
IMPORTANTE: per eseguire il passaggio la persona che deve ricevere la pallina deve guardarci negli occhi, il primo contatto è lo sguardo, è fondamentale, altrimenti non si passa la pallina.
Si aumenta pian piano il numero delle palline da lanciare.

Passing a zattera 
Si continua il passing (lo stesso giro dell'esercizio precedente) camminando a zattera

 Karaoke 
Video karaoke proiettato, tutti in cerchio con la schiena rivolta verso il centro del cerchio, si gira tenendosi per mano e quando si arriva davanti al microfono (posizionato davanti al palco) si deve cantare a squarciagola 
Video: cartoon

Polpastrello 
A coppie, decidere chi è A e chi è B. A ha gli occhi chiusi, B aperti. Con il solo contatto tra il polpastrello dell'indice di una mano, B dovrà condurre A a spasso per la sala.
Chi conduce tiene il polpastrello sopra, chi viene guidato (ha gli occhi chiusi) ha il polpastrello sotto.
Dopo 2 minuti cambio turno.

 Dolce: tunnel del buon anno 

Due gruppi (per dimezzare il tempo dell'esercizio), uno alla volta passa in mezzo agli altri (ad occhi chiusi) mentre gli altri gli faranno gli auguri di buon anno sussurrati, gesticolati, accarezzati.....