sabato 4 marzo 2017

Saputi allo Sbaraglio con tracce di Valzer

Allenamento 25 gennaio 2017
IMPROVVISIAMO ATTENTI feat Quintale e Sgombiglio


 Canzone dell'adunata: David Bowie – Rebel Rebel

 Decompressione 
Il valzer spagnolo (Musica: una musica di Quintale o il valzer del moscerino)


Sigla
 Comunicazioni 
Cappello introduttivo
Le regole principali dell'improvvisazione
Alcuni appunti dei precedenti allenamenti:
Non esistono le negazioni
Nel "lancio" devo fornire le informazioni necessarie per far capire al compagno il contesto, dove siamo, chi siamo, cosa facciamo; bastano 3 parole
Accogliere in modo propositivo, non devo segare le gambe nella risposta! (ricordiamo l'esercizio dell'ultimo allenamento: NO, e... SI, ma....SI, e.... e ricordatevi che avete detto che vi viene più facile il SI, e.... ^_^)
Non attribuire il ruolo al compagno, lasciamolo decidere
Andiamo a fondo sull'accettazione

 Contiamo insieme 
Contiamo fino a 4 tutti insieme per due volte, poi sostituiamo i numeri a dei gesti (si fanno due giri prima di sostituire il gesto successivo)
i gesti da sostituire sono:
numero 1 – Battito di mani
numero 2 – battere le mani sul petto
numero 3 – battere le mani sulle cosce
numero 4 – mano destra sull'esterno del piede destro
Dopo aver fatto due giri in silenzio con solo i gesti, si ricomincia a dire i numeri iniziando dal 4
Finito tutto il giro a ritroso, si aumenta il ritmo


 Zattera impro 
Zatterare secondo le indicazioni del conduttore (emozioni, ecc), allo stop ci si ferma nella posizione in cui si è. Proponiamo sentimenti chiari
Per le indicazioni a coppie/tris e a gruppi passiamo anche alle situazioni


Le favole improvvisate
Una cosa molto carina è un esercizio con le favole...del tipo se ne sceglie 1 che si presta bene bianca neve che coinvolge molTa gente....la sanno tutti e ci sono dei ruoli anche marginali per chi non se la sente...cmq far fare a un gruppo la favola il più reale possibile all'originale...4/5 minuti e pio fargliela fare in 1 minuto e poi in 10 secondi.. il secondo gruppo fargli fare sempre bianca neve in versione horror, alla tarantino, ai cartoni manga...  che ne so magari si valuta, un altro gruppo magari giocando con le emozioni...euforia, depressione, timidezza.....e poi lì possiamo pensarci.....e poi che si può anche magari vedere cosa c'era prima della favola....o il sequel della favola...si puó anche fare il punto di vista dei personaggi della favola....tipo perché la strega è così cattiva con Bianca neve.....magari la buona è lei....però questo risultarebbe un monologo a tesTa e forse per i più timidi è più comolesto!


 Dolce: Albero Bio 
Visualizzazione agri-bio, sotto trovate una traccia/fac-simile da seguire
Siamo tutti semi e ritorniamo semi
Tutti i claun sono i semini e si accovacciano a terra con le ginocchia raccolte sotto il petto; voi siete il tempo.
Mettete una musica molto calma e rilassante e iniziate a raccontare la storia di questi semini coperti dalla terra (passate da ognuno e accarezzatelo sulla schiena come se lo stesse coprendo con la terra) "poi venne la pioggia (picchiettate con le dita le schiene o sui palmi per imitare il suono della pioggia), poi la grandine (tamburellate delicatamente sulle schiene, mettendo le mani di taglio o imitate il suono della grande schiaffeggiando forte Kapoccione sulla pelata........),poi arrivò la primavera e le piantine cominciarono a crescere: tirarono fuori una fogliolina (i claun alzano una manina), poi un'altra, fino a diventare degli alberi (i claun sono in piedi). Gli alberi avevano le loro radici ben affondate nel terreno (piedi piantati a terra e immobili), i rami andavano verso il cielo (braccia verso l'alto) e il vento soffiava tra i rami facendoli ondeggiare. Passò il tempo e sui rami nacquero i fiori e le foglie (i claun aprono le mani alzando un dito alla volta), poi vennero i frutti".
A questo punto, fingendo di avere un cestino sotto il braccio, passate da ogni claun/albero chiedendogli che frutta porta e raccoglietela … poi l'estate finì e venne l'autunno con il suo vento impetuoso e i rami ondeggiavano fortissimo facendo cadere tutte le foglie (i claun diventano loro stessi le foglie e girando su sé stessi ,cadono a terra); le foglie andarono a coprire i semini che si preparavano per la prossima Primavera.





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